Le mascherine protettive sono diventate un oggetto di uso quasi quotidiano per la maggior parte di noi, oltre che essere un tema di dibattito. Quali sono i diversi tipi di mascherine attualmente in commercio? Come fare ad usare, pulirle e buttarle in totale sicurezza? Cosa dicono le autorità sanitarie in merito?

 

  1. Introduzione
  2. Una panoramica sui diversi tipi di mascherine presenti in commercio oggi
  3. Come indossare le mascherine
  4. Come smaltire le mascherine usate
  5. Dove comprarle e a chi affidarsi
  6. Quali mascherine sono più utili?
  7. I nostri consigli

 

Introduzione

La situazione che stiamo affrontando non è ancora superata, per quanto ci stiamo sicuramente avvicinando alla famosa “luce in fondo al tunnel”. Molti saranno i nuovi atteggiamenti e misure di sicurezza che tutta la nostra società dovrà implementare finita questa emergenza sanitaria di scala globale, diversi saranno i nuovi oggetti di uso comune, che affiancheranno i cellulari e i computer nella vita di tutti i giorni. Tra questi, un posto importante avranno le mascherine, primo dispositivo di protezione individuale per non permettere una maggiore diffusione del virus, sia per noi che per chi ci sta intorno.

Ognuno di noi sa bene quanto difficili siano diventate da reperire, al punto che molti si ingegnano per costruirsene da soli in stoffa, le farmacie che ne ricevono un ordine vengono subito svuotate, i prezzi del prodotto si sono alzati notevolmente. Siamo felici nel poter costatare che diversi comuni, come quello di Segrate, dove è presente la nostra principale Clinica, si siano attivati per una distribuzione gratuita e porta a porta delle mascherine, per aiutare quanto possibile i propri cittadini a proteggersi.

Come per altri articoli che abbiamo pubblicato, buone pratiche e misure che ognuno di noi può attuare a casa propria, istruendo anche i propri familiari, sono attualmente le migliori difese che possiamo sviluppare per aiutare chi è direttamente coinvolto nel combattere questa emergenza: tutto il personale sanitario, i volontari, i lavoratori essenziali. Se ognuno di noi sviluppa dei protocolli di sicurezza personali, tutta la comunità ne beneficerà.

 

Una panoramica sui diversi tipi di mascherine presenti in commercio oggi

Attualmente in commercio ci sono moltissimi tipi di mascherine, con diversi livelli di protezione individuale e verso gli altri, utili per diverse professioni. In questa particolare situazione sarebbe sbagliato indicare qualcuno perché utilizza un tipo di mascherina “errato” o “non conforme”, ma quando la situazione internazionale si sarà in gran parte calmata, si potrà di nuovo uscire di casa e la produzione di mascherine protettive sarà tornata normale, comprare il corretto tipo di mascherina sarà utile per tutti.

 

 

 

 

Una regola generale che si adatta a tutte le diverse tipologie è quella per cui la mascherina deve proteggere completamente naso e bocca, in modo che sia ben aderente su tutto il viso, le guance e il mento. Una mascherina che lascia passare l’aria è inutile, se non peggio dannosa per se e per gli altri.

  • Sciarpe e tessuti di stoffa Per quanto non possano essere classificate né come “mascherine” né sicuramente essere dispositivi medici, sono barriere protettive fisiche: per chi non avesse a disposizione nulla se non questo, è un modo emergenziale se si deve uscire di casa. Ricordatevi di utilizzare un tessuto quanto più pesante e spesso possibile, di lavarlo dopo ogni utilizzo.
  • Mascherine di carta o chirurgiche Impediscono che si possano contagiare altre persone, ma sono poco protettive per la persona. Se possibile, è meglio indossarne due e gettarle dopo che si sono inumidite, se no possono aumentare le possibilità di contagio.
  • Mascherine FFP1- FFP2 – FFP3, senza valvola Sono molto protettive verso l’esterno, azzerando le possibilità di contagiare altre persone, hanno un basso livello di contagio da parte dell’esterno (sempre più basso all’aumentare del numero della mascherina).
  • Mascherine FFP1- FFP2 – FFP3, con valvola Permettono a chi le indossa di essere protetto dall’esterno, ma al contrario di quelle senza valvola possono essere molto contagianti.

 

Come indossare le mascherine

 

 

Prima di indossare le mascherine, è sempre necessario lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica, così come prima e dopo qualsiasi azione che coinvolga agenti esterni alla nostra abitazione.

Non toccate mai la parte davanti della mascherina, perché è quella più direttamente a contatto con la bocca e più facile alla contaminazione. Usate gli elastici laterali per fissare la mascherina al viso, in maniera che si aderente.

Non tutte le mascherine lo possiedono, ma se la vostra ha una molletta metallica sulla parte superiore, modellatela in maniera che sia aderente al naso. Questa molletta metallica è anche utile per essere sicuri che stiate indossando la mascherina nel verso giusto, quindi con questa parte verso l’alto.

Soprattutto se si stanno utilizzando le più comuni mascherine chirurgiche, dopo averla indossata tirate le due estremità verso il mento e verso gli occhi, in maniera da aprire la mascherina e farla aderire meglio alla faccia.

Di nuovo, non toccate mai la mascherina, soprattutto la sua parte anteriore, mentre la state indossando!

 

Come smaltire le mascherine usate

 

 

Ricordiamo che tutte le mascherine, a meno che non sia indicato diversamente dal produttore, sono da considerarsi usa e getta. Vanno quindi cambiate con regolarità, a meno che non si tratti di mascherine lavabili e riutilizzabili, indicate per la popolazione civile che non è in continuo contatto con persone malate di Covid-19.

Gettare una mascherina usata è un’operazione da fare in sicurezza, dato che quello che ci ha protetto da ulteriori contagi potrebbe essere ora a sua volta contagiante.

Prima di togliere la mascherina, non dimenticatevi di lavarvi le mani con acqua e sapone, o in assenza di questi con una soluzione idroalcolica.

Le mascherine vanno rimosse senza toccare la parte davanti, soprattutto dopo un utilizzo di qualche ora.

Prendete la mascherina da dietro usando gli appositi elastici e senza movimenti bruschi toglietela.

Successivamente gettate la mascherina nel cestino della raccolta indifferenziata.

Come al solito, dopo aver compiuto questa operazione lavatevi le mani.

Il sacchetto va chiuso e possibilmente inserito all’interno di altri due sacchetti, chiusi nella maniera più ermetica possibile. Lo stesso trattamento deve essere riservato ai fazzoletti di carta che utilizziamo, anche se si è sani (dato che si potrebbe essere asintomatici).

 

Dove comprarle e a chi affidarsi

Fermo restando che molte regioni italiane, tra cui anche la Regione Lombardia e Veneto, stanno distribuendo gratuitamente milioni di mascherine a tutta la popolazione dei territori per fare fronte alla scarsità delle stesse, queste sono comunque ancora acquistabili, nelle farmacie, nei ferramenta e online. Invitiamo tutti a controllare sempre da chi state comprando le mascherine, affidandovi con più sicurezza a rivenditori autorizzati, preferendo prodotti sigillati e dall’origine sicura. Quando il periodo di forte emergenza sarà terminato, sarà buona norma per ognuno di noi di acquistare delle mascherine sia per l’uso quotidiano, nel frattempo che si tornerà con gradualità a una normale situazione sociale, sia per evitare di esserne sprovvisti in un eventuale futuro.

 

Quali mascherine sono più utili?

I pareri che sono stati espressi su quale tipologia di mascherina utilizzare sono tra loro spesso contrastanti, non aiutando il cittadino che vuole essere informato e correttamente protetto.

Da medici, possiamo indicare che le mascherine FFP con la valvola siano da usare solo per chi opera negli ospedali e nei luoghi dove il contagio è più facile, tra cui anche nelle Cliniche odontoiatriche. Questo ovviamente perché il personale sanitario è controllato ogni giorno per evitare di avere medici malati, quindi le mascherine devono essere protettive in primo luogo per coloro che stanno lavorando con pazienti infetti, per evitare di contrarre il virus e non essere più di aiuto per curare la popolazione. Tutta la nostra equipe si sottopone quotidianamente al controllo della temperatura con l’ausilio di un termometro a infrarossi prima di iniziare a lavorare, lo stesso verrà richiesto a tutti i nostri Pazienti che entreranno nelle Cliniche.

Molti inoltre spiegano che le mascherine più leggere, che tendono a proteggere la persona ed evitare che questa se contagiata diffonda ancora di più il virus, sono quelle ideali per la popolazione: fino a quando non si ha la sicurezza tramite diversi tamponi negativi di essere sani non ci si può considerare fuori pericolo. I tamponi però sono fatti solo a chi ne ha strettamente bisogno, quindi di nuovo il personale sanitario e chi si trova già in ospedale, per appurarsi della sua condizione di salute. Per questo motivo le mascherine più protettive per l’individuo sono da lasciare a chi opera nel settore, mentre quelle più protettive nei confronti degli altri è preferibile che vengano utilizzate da chi deve uscire di casa solo per fare la spesa o recarsi al lavoro.

Ricordiamo comunque che le mascherine sono utili solo se nel frattempo c’è un frequente e corretto lavaggio delle mani da parte di chi le indossa, da sole non permettono una totale protezione da eventuali contagi.

 

I nostri consigli 

Le Cliniche Sidoti & Tartaglia seguono sempre e soltanto le indicazioni delle autorità sanitarie, attuando i protocolli decisi dai team di esperti. La nostra indicazione è quindi quella di  rimanere a casa quanto possibile, proteggersi nei modi più adatti che ognuno di noi può attuare da solo (lavandosi le mani seguendo precise procedure menzionate nel seguente articolo e lavandosi i denti con costanza seguendo i consigli presenti in questo articolo), lasciando che i professionisti che sono per forza a contatto ogni giorno con pazienti potenzialmente malati siano protetti.

Tutta la nostra équipe odontoiatrica non ha mai smesso di lavorare e di operare i pazienti urgenti dall’inizio dell’emergenza. Per questo motivo siamo tutti in dotazione di mascherine FFP2 (in ogni caso senza valvola), oltre a diversi altri dispositivi di protezione individuale che ogni medico possiede per evitare qualsiasi tipo di contagio anche da altre malattie (consigliamo la lettura di questo articolo).

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