Un errato pensiero comune vuole che le sigarette elettroniche non siano dannose, o che i loro effetti negativi siano trascurabili, utili magari a cercare di smettere di fumare e uscire dalla dipendenza dal tabacco. Gli studi scientifici a riguardo non sono ancora molti, per via dei pochi anni di vita di questo prodotto, ma le più recenti scoperte sul rapporto tra le sostanze contenute nei liquidi delle sigarette elettroniche e i denti ci indicano dei seri danni che questi possono causare ai nostri denti.

 

Indice
1. Introduzione
2. Cosa dice la scienza riguardo le sigarette elettroniche?
3. I rischi e le malattie che possono portare
4. Le sostanze che si ingeriscono
5. Liquidi aromatizzati: rischi per i bambini e gli adolescenti
6. Il nostro programma di sbiancamento dentale
7. Non fumare!

 

Introduzione

Le sigarette elettroniche, per alcuni un elemento di moda da esibire in diverse varianti, per altri un sostituito necessario al tabacco per cercare di smettere di fumare, sono parte integrante del nostro mondo. Il primo pensiero che comunemente si ha in merito alle sigarette elettroniche è quello per cui siano “meno dannose” rispetto alle loro controparti combustibili, quali sigarette, sigari e pipe. Questa concezione è nata dal fatto che le sigarette elettroniche, non contenendo il catrame – presente invece nelle sigarette tradizionali durante la combustione del tabacco per aspirarne i fumi – possiedano meno sostanze dannose e cancerogene per tutto l’organismo.
Oggi ci vogliamo specificare sulle sigarette elettroniche e sui danni che queste possono causare alla salute dei nostri denti: non dimentichiamoci comunque che i danni si estendono a tutto il corpo, quindi anche lingua, gola, trachea, polmoni eccetera.

 

 

Cosa dice la scienza riguardo le sigarette elettroniche?

Prima di addentrarci all’interno della discussione sui rischi che l’uso della sigaretta elettronica può causare, va fatta una precisazione di carattere scientifico. Sfortunatamente, la sigaretta elettronica è in commercio ed usata in tutto il mondo da troppi pochi anni per poter avere delle stime e delle ricerche scientifiche accurate e che coprano molti anni di utilizzo della stessa, diversamente dai rischi ben conosciuti da tutti che il fumo e i residui di sigaretta tradizionale causano all’organismo e ai denti.
Per questo motivo, ci si può affidare attualmente solo a delle analisi per forza parziali, che hanno studiato gli effetti della sigaretta elettronica e delle sostanze contenute nelle sue miscele relativamente ad un arco temporale molto più breve. In ogni caso la scienza continua a studiarne gli effetti, e diverse ricerche scientifiche anche molto recenti hanno confermato diversi problemi relativi al suo utilizzo e alle sostanze che vengono bruciate e inalate.
Per quanto quindi le notizie scientifiche non siano del tutto concordi e conclusive, guardiamo con interesse al lavoro che l’Associazione Nazionale dei Dentisti Americani (l’A.D.A.) sta svolgendo oltreoceano, richiedendo un completo blocco nelle vendite di qualsiasi sigaretta elettronica e prodotti legati ad essa che non siano confermati anche dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, dietro prescrizione medica e utili per cercare di eliminare la dipendenza da nicotina. L’A.D.A. ha inoltre richiesto che vengano finanziate delle ricerche scientifiche per appurare la sicurezza e l’effettivo aiuto che le sigarette elettroniche possono dare nelle persone che decidono di smettere di fumare, ma sono ostacolate dalla dipendenza sviluppata.

 

I rischi e le malattie che possono portare

Dipendenza

Partiamo da una considerazione ovvia, ma che spesso ci si dimentica: i liquidi da bruciare all’interno delle sigarette elettroniche sono costituiti nella maggior parte delle volte da diverse percentuali di nicotina, per quanto “mascherate” da edulcoranti e dolcificanti di diversi sapori. Quindi, chi è davvero determinato a smettere di fumare, deve comunque sempre ricordare che le sigarette elettroniche possono portare a una dipendenza, per la presenza di nicotina, il principale fattore di assuefazione.

• Ingiallimento dei denti

Come spiegato all’inizio di questo articolo, le ricerche scientifiche che possono dimostrare con sicurezza che i liquidi contenuti nelle sigarette elettroniche possono causare l’ingiallimento dei denti si sommano a quelle che invece dichiarano il contrario: il problema è sempre quello per il quale non esiste una casistica abbastanza amplia nel tempo per poter confermare una delle due ipotesi. In ogni caso, la normale presenza di placca e di tartaro sui denti li rende più favorevoli alle malattie dentali, e allo stesso modo fa aderire più facilmente le sostanze contenute nel fumo di sigaretta (sia tradizionale che elettronica) sulla superficie del dente, provocando quello sgradevole colore giallo-marrone (leggi l’articolo specifico).

• Danneggiamento e sanguinamento delle gengive

Un importante studio, condotto nel 2016 dal ricercatore Fawad Javed, dell’Istituto Eastman di Roma 1, ha evidenziato diverse correlazioni tra l’utilizzo della sigaretta elettronica e il danneggiamento delle cellule gengivali, per via della combustione che, seppur molto inferiore rispetto alle sigarette tradizionali (circa 300 °C rispetto ai 900 °C della sigaretta accesa), può comunque provocare delle infiammazioni alle cellule della bocca e delle gengive.

• Secchezza della bocca

Un fenomeno molto più a breve termine, che ogni fumatore (anche di sigaretta elettronica) ha sperimentato nella vita, è la fastidiosa sensazione di secchezza della bocca. Questa mancanza di saliva, oltre a essere di per sé sgradevole, elimina anche una importante risorsa che il nostro organismo produce per proteggere ulteriormente i propri denti e bocca: la saliva infatti si comporta da membrana protettrice dei denti, oltre che utile per la loro pulizia. La non corretta e continua salivazione del cavo orale non fa altro che aiutare i depositi batterici e di placca sullo smalto dentale e abbassare le difese gengivali.

• Microfratture

Un comportamento quasi incondizionato che la sigaretta elettronica può portare è quello di mordere il beccuccio (chiamato drip tip) durante l’aspirazione o anche come comportamento antistress. Sul lungo periodo, dato il materiale duro (solitamente plastica, ma ci sono diversi modelli anche in ceramica, acciaio, vetro etc…), il dente può andare incontro a microfratture e problemi gnatologici, che interessano anche tutto l’arco di mascella e mandibola (sezione di gnatologia e atm).

• Allergie

Le gengive infiammate possono essere un prodromo di una successiva più grave gengivite, ma da cosa può essere causata? Oltre che dai danneggiamenti dati dal fumo inalato, questi sintomi possono essere il risultato di una allergia al glicole propilenico, sostanza presente in moltissimi liquidi per le sigarette elettroniche. Esistono in commercio alcuni liquidi che hanno minori o nulle quantità di glicole propilenico per cercare di ovviare a questi effetti negativi.

 

Le sostanze che si ingeriscono

Vi siete mai chiesti: cosa sto fumando? I liquidi per sigaretta elettronica sono moltissimi, addirittura chi ne fa uso da più tempo avrà avuto piacere nello sperimentare nuovi gusti e crearne di nuovi da sé (rischiando comunque di creare soluzioni tossiche, quindi raccomandiamo sempre molta attenzione e di acquistare solo liquidi certificati). Le sostanze generalmente contenute all’interno di questi liquidi sono molto comuni nell’industria alimentare, ma hanno anche delle ricadute sulla salute dei nostri denti!
Le tre principali sono:
Il glicole propilenico
Ne abbiamo parlato nello scorso paragrafo, in relazione ad eventuali allergie che si possono avere di questa sostanza. Quando brucia e viene inalato, le sostanze che rimangono sono tutte dannose per lo smalto dei denti e per la bocca. È inoltre questa la sostanza che provoca la sensazione di secchezza della bocca, con tutti i rischi connessi di cui abbiamo scritto prima.
La glicerina vegetale e gli aromi artificiali
Questa è invece la parte dolciastra del liquido, insieme ai diversi aromi che contraddistinguono le tipologie di liquidi in commercio. Per quanto sia molto più dolce del saccarosio, che normalmente si usa negli alimenti zuccherati, non provoca direttamente le carie. Va però detto che diversi studi hanno dimostrato il fatto che legandosi insieme agli aromi produca una adesione allo smalto dei denti quattro volte superiore al normale, aumentando di molto quindi la formazione della placca e delle malattie dentali annesse.

 

 

Liquidi aromatizzati: rischi per i bambini e gli adolescenti

Le sigarette elettroniche sono oggetti molto popolari tra gli adolescenti, facendo in modo che questo mercato fosse molto rivolto anche a una fascia di minori. Diverse legislazioni in Italia hanno definito la vendita di prodotti legati alle sigarette elettroniche: una discussa ordinanza dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli dello scorso 16 marzo 2018 ha infine deciso che nessun minore potesse acquistare sigarette elettroniche e prodotti affini, anche senza la presenza di nicotina.
Questa decisione è stata presa per via di svariate discussioni sull’effetto opposto che queste sigarette potrebbero causare nei confronti degli adolescenti e in generale dei minori: un avvicinamento fino a poco tempo fa legale al mondo del fumo, che per quanto non creasse dipendenza invitava comunque il giovane a iniziare una pratica di inalazione, con lo stesso meccanismo delle sigarette tradizionali. In questo modo al contrario di essere dei dispositivi utili a smettere di fumare, questi diventavano il primo passo per entrare nel mondo del tabagismo, iniziando con un approccio più piacevole e “dolce” rispetto alla sigaretta non aromatizzata.
L’A.D.A., quando ha iniziato lo scorso settembre 2019 la sua campagna per l’abolizione di qualsiasi liquido senza la nicotina ma aromatizzato in tutto il mercato statunitense, ha reso noto che ormai quasi il 30% dei giovani statunitensi (cinque milioni di minori) fa uso continuo di queste sigarette elettroniche aromatizzate, definendo questa situazione “a public health crisis” (“una crisi di salute pubblica”). La campagna sta continuando e prendendo piede in tutti gli Stati Uniti, con quasi un centinaio di associazioni di diverso stampo e orientamento sociale che stanno spingendo per una risoluzione del Congresso americano e uno stop alla vendita di questi prodotti, per la tutela dei minori.
Infine, riguardo la salute dei bambini più piccoli, i fumari di sigarette elettroniche devono stare molto attenti a non lasciare i propri liquidi e cartucce incustoditi e alla portata dei bambini. La nicotina è un elemento tossico per l’organismo, che se assunto in dosi massicce può provocare morte per avvelenamento: se un bambino ingoia una cartuccia di una sigaretta elettronica rischia di morire per l’alto tasso di nicotina, a fronte di un peso corporeo molto inferiore a quello di un adulto.

 

Il nostro programma di sbiancamento dentale

I tuoi denti si sono ingialliti dopo anni di fumo di sigarette tradizionali o elettroniche? Non c’è nessun problema, la Clinica Sidoti & Tartaglia offre un servizio completo di sbiancamento dentale, all’interno delle diverse pratiche di odontoiatria estetica (servizio di odontoiatria estetica).
Oltre alle più comuni pratiche di sbiancamento dentale, che effettuiamo con l’ausilio di alcune sostanze chimiche per liberare le pigmentazioni del dente, i nostri servizi spaziano anche su diverse altre procedure di miglioramento del sorriso, sempre dal punto di vista estetico. Invitiamo i nostri Pazienti a leggere l’articolo dedicato sul nostro sito e a contattarci per prenotare una visita per lo sbiancamento dentale.

 

 

Non fumare!

Qualsiasi sia il tipo di sigaretta, liquido, o sostanza che state bruciando ed aspirando per piacere personale, è dannosa per la salute del vostro organismo, della vostra bocca e in molti casi anche per chi vi sta intorno. Il consiglio principale che quindi qualsiasi Medico odontoiatra vi può dare è quello di non fumare, e se fumatori, di smettere quanto prima! La salute, specie quella orale, deve venire sempre prima di qualsiasi vizio.

 

1. E-cigarettes and flavorings induce inflammatory and pro-senescence responses in oral epithelial cells and periodontal fibroblasts, Isaac K. Sundar, Fawad Javed, Georgios E. Romanos, and Irfan Rahman, Oncotarget. 2016 Nov 22

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