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Introduzione

Da pochi giorni in tutta Italia non è più necessario utilizzare le mascherine all’aperto. All’interno delle nostre strutture rimangono tutte le forme di controllo del contagio e di protezione sia dei Pazienti che dei Medici e del personale, e le mascherine sono ancora necessarie. All’aperto invece si possono abbassare nei contesti adeguati. Questo però potrebbe far ripresentare un problema di cui soffrono moltissime persone: parliamo dell’alitosi.

Si stima che il 50% di tutta la popolazione mondiale durante la sua vita possa soffrire di alitosi ¹, e in nove casi su dieci il problema è dato dall’igiene orale che non viene controllato abbastanza ². È un problema semplice da risolvere se si adottano le corrette misure di igiene e di controlli periodici dal proprio dentista, ma in alcuni casi minori i problemi potrebbero essere spiegati da malattie del resto dell’organismo, o addirittura da problemi psicologici della persona, che teme senza ragione di esserne affetta.

In questo articolo trattiamo delle cause principali che portano all’alitosi, che come indicato la maggior parte delle volte sono altre malattie dei denti e delle gengive. Altre malattie del cavo orale o intestinali possono far sviluppare l’alitosi, che può essere quindi un utile campanello d’allarme per patologie più gravi non ancora diagnosticate. Certamente anche gli alimenti giocano un ruolo importante nello sviluppo di questa fastidiosa malattia, ma anche l’abuso di alcool, il fumo o l’assunzione di medicinali.

Eliminare l’alitosi può essere un’azione semplice, da fare a casa propria, cambiando il tipo di alimentazione o abbandonando i vizi, ma molte volte è necessario l’intervento e il parere professionale di un odontoiatra, che diagnostichi la malattia principale e definisca le modalità migliori per poterla curare.

Così come avere una dentatura sana e forte, con denti lucenti e dritti, ci rende più sicuri di noi stessi, anche eliminare l’alitosi può aiutare ad acquistare maggiore autostima e non vergognarci di fronte agli altri. Può però capitare che il Paziente non si renda conto del cattivo odore nella sua bocca, e finché non gli viene fatto notare da una persona esterna non si preoccupi di curarsi.

Anche i bambini soffrono di alitosi, fin da neonati. Questo accade per diversi motivi, e non sempre bisogna dare la colpa al bambino di non essersi lavato i denti. Oltre a dover creare un atteggiamento costruttivo con il bambino e le abitudini igieniche che deve imparare a sviluppare, l’alitosi infantile può avere varie cause.

Psicologia dell’alitosi

L’alitosi ha dei risvolti psicologici sulle persone che ne sono affette. Come tutte le malattie visibili, e ancor di più quelle che coinvolgono la faccia, la paura di essere giudicati è sempre più forte. I Pazienti affetti da alitosi avranno più difficoltà a rapportarsi con amici, conoscenti, partner, colleghi di lavoro, per via del loro cattivo alito. Meno contatti sociali si uniscono anche a un abbassamento della propria autostima, allontanando la persona dagli altri. Curare quanto prima questa malattia e impedire che peggiori è la soluzione migliore, e i nostri odontoiatri vi accoglieranno e sapranno aiutarvi. In breve tempo potrete di nuovo riacquistare un sorriso e non aver paura di parlare davanti ad altre persone.

Le implicazioni psicologiche dell’alitosi non finiscono qui: sono stati studiati molti casi ³ di Pazienti che credono di avere l’alitosi, ma nessuna persona attorno a loro percepisce l’alito cattivo. In questo caso si parla di pseudo alitosi, o alitosi immaginaria. Può essere un problema sia di carattere psicologico, e quindi ci si deve rivolgere a un esperto in materia, oppure può essere una falsa percezione del Paziente, che più probabilmente soffre di malattie intestinali e pensa che possano avere un riflesso anche nell’alito, ma nella maggior parte dei casi non è così. In questo caso si parla si alitofobia.

In ogni caso invitiamo tutti i nostri Pazienti a fare presente al proprio dentista della sensazione di alitosi, e insieme troveremo una soluzione al problema.

Tipologie di alitosi

Le forme di alitosi sono di diverso tipo, dalla forma più leggera a quella cronica, più lunga da curare. I più piccoli sviluppano una propria alitosi infantile.

Alitosi transitoria

Come richiama il nome, questa è la forma più lieve e passeggera di alitosi. È facile che ognuno di noi possa averla sperimentata la mattina appena sveglio: durante la notte l’afflusso di saliva in bocca è minore e quindi è più facile che si abbia un cattivo sapore e odore dell’alito. Se il problema dovesse continuare durante la giornata, è sempre bene idratarsi con costanza, bevendo almeno due litri d’acqua al giorno. Oltre ad aiutare la nostra bocca a rimanere umida e con il giusto apporto di saliva, aiutiamo tutto l’organismo. Questa alitosi transitoria può capitare anche a chi è a digiuno da molte ore: semplicemente si può risolvere il problema mangiando.

Alitosi cronica

L’alitosi cronica è la forma patologica dell’alitosi. Non può essere risolta con semplici gesti quotidiani perché è una malattia a tutti gli effetti, nella maggior parte dei casi la conseguenza e la concatenazione di altre malattie della bocca, come le carie, la gengivite o la parodontite.

Alitosi infantile

I bambini hanno una predisposizione maggiore degli adulti a sviluppare malattie nella bocca. Questo è dato da diversi fattori, che sono le abitudini del bambino, la dieta e la sua crescita. Certamente la principale causa dell’alitosi nei bambini è data dai residui di cibo che rimangono tra i denti e si deteriorano, provocando un alito poco gradevole, e quindi si deve insegnare al bambino a lavarsi i denti con regolarità. Può capitare però di sentire un alito cattivo nel bambino anche per via di una dieta con troppi pochi zuccheri e al contrario troppi grassi e insaccati. Infine, l’alitosi è normale nei bambini quando cambiano i denti, passando da quelli da latte (decidui) a quelli permanenti.

I bambini possono anche sviluppare l’alitosi a seguito della chetosi (comunemente detta “acetone”), cioè un abbassamento degli zuccheri nel sangue a seguito di eventi come febbre, vomito o dopo una lunga attività fisica o un digiuno troppo prolungato. In questo caso, come per gli adulti, una dieta con troppi pochi zuccheri e troppi grassi porta a sviluppare l’alitosi. È un fenomeno temporaneo e può essere facilmente risolto modificando parzialmente la dieta del bambino e dopo i periodi di malattia o il vomito dargli da bere acqua e zucchero.

Le cause principali dell’alitosi

La maggior parte delle alitosi avviene per altre malattie orali, che possono essere dei denti o delle gengive. Questi disturbi oltre a rovinare i denti e consumare le gengive producono milioni di batteri, che decomponendosi via via si depositano sulla lingua e si spargono nella bocca, producendo il cattivo odore definito come alitosi. Se ci si rende conto di avere un alito cattivo, la cosa migliore è recarsi dal dentista: è molto facile che si abbia una carie in bocca o che le proprie gengive siano infiammate. Risolvere il problema principale, grazie alle cure professionali odontoiatriche, automaticamente risolverà anche il problema minore, cioè l’alitosi.

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Le alitosi avvengono nella maggior parte dei casi a seguito di altre malattie dentali. È quindi normale che al peggioramento della malattia, anche l’alitosi sia più marcata. Se una comune gengivite è facilmente curabile e l’alitosi che la accompagna è lieve, non curarla farà sì che si possa sviluppare una parodontite. Oltre a essere una malattia più grave, più lunga e dispendiosa da curare, l’alito cattivo sarà ancora più pesante. Prevenire le malattie dentali o curarle appena si manifestano è sempre la soluzione migliore e più vantaggiosa per il Paziente.

Carie e alitosi

La malattia in assoluto più comune e diffusa (soprattutto tra i bambini) è la carie. Facile a svilupparsi se si assumono troppi alimenti zuccherati e non si lavano con costanza i denti, è difficile da riconoscere fin quando non è già in fase avanzata, e sicuramente invisibile al Paziente nella sua prima fase se non si reca con costanza dal dentista per i controlli periodici. La carie, oltre a danneggiare il dente, e via via peggiorare fino a quando tutta la polpa dentaria non è stata consumata (portando a conseguenze ben peggiori, cioè la morte del dente e la necessità in diversi casi di doverlo estrarre, porta anche all’alitosi. I batteri responsabili della carie muoiono e rimangono nella bocca, il resto del processo avviene grazie all’ambiente caldo e umido che accentua gli odori prodotti. Da qui si sviluppa l’alitosi, in questo caso curabile solo grazie a specifiche cure odontoiatriche che elimino i batteri responsabili della carie e ricostruiscano il dente.

Gengivite e alitosi

Un’altra malattia molto comune che può facilmente colpire la maggior parte delle persone è la gengivite, l’infiammazione delle gengive e il suo sanguinamento. Così come per la carie, anche questa malattia aiuta lo sviluppo dell’alitosi.

Parodontite e alitosi

Una gengivite non curata e sottovalutata dal Paziente può solo peggiorare in una parodontite, un’infiammazione molto più severa della semplice gengivite. Questa malattia provocherà ancora più sanguinamento e anche pus dalle gengive, peggiorando di molto l’alito del Paziente. In questo caso è ancora più consigliato recarsi quanto prima dal proprio dentista per curarsi i denti e le gengive.

Altre malattie collegate all’alitosi

Sebbene la maggior parte delle cause dell’alitosi sono prodotte da malattie dei denti o delle gengive, è possibile che l’alitosi sia causata anche da altri disturbi. In questi casi l’alitosi, facilmente osservabile dai propri conoscenti e partner, può essere un utile campanello d’allarme per scoprire per tempo malattie più gravi. Le malattie più facilmente collegabili sono quelle che uniscono l’organo malato alla bocca, come per esempio la sinusite (il naso) o le malattie intestinali. Anche malattie più difficili da diagnosticare, come il diabete, possono dare le loro prime avvisaglie con l’alitosi.

Sinusite e alitosi

La sinusite è una malattia che parte dall’apparato respiratorio, colpendo principalmente i seni paranasali, e può estendersi fino ai denti, diventando sinusite odontogena. I malesseri e i disturbi collegati a questa malattia sono molti, e i denti possono essere sia attori passivi che contribuire alla sinusite. La malattia può far infiammare i denti e le gengive, o al contrario malattie dentali possono aiutare lo sviluppo della sinusite. In ogni caso una conseguenza comune è l’alitosi, dato che i batteri che producono il cattivo odore sono gli stessi sia per la sinusite che per le infiammazioni gengivali o le malattie dentali più comuni.

Diversamente da altre malattie dentali, i sintomi della sinusite sono percepiti dal Paziente in breve tempo: difficoltà a respirare correttamente, dolore pulsante nella parte frontale della testa, dolori ai denti. Recarsi dal proprio odontoiatra è la scelta migliore, per non subire un continuo peggioramento della propria salute. Risolvere la sinusite può aiutare a contrastare e impedire che il Paziente abbia ancora l’alitosi.

Malattie intestinali e alitosi

Per quanto l’intestino siano lontano dalla bocca, sono due organi molto collegati tra loro. Le malattie intestinali possono quindi interessare anche il canale orale, e quindi far sviluppare l’alitosi. Questo è uno dei pochi casi di alitosi generata non dalle malattie dentali ma da malattie di un’altra parte dell’organismo. Può essere quindi utile recarsi dal proprio odontoiatra per scoprire se l’alitosi è causata da problemi dentali, e in caso contrario recarsi da un altro tipo di medico.

Per quanto molte persone credano che l’alitosi sia generata dalle più comuni malattie intestinali, in realtà solo una bassa percentuale di Pazienti sviluppa entrambi i sintomi. Chi è affetto da gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo o malattie infiammatorie intestinali in alcuni casi può avere anche l’alitosi. Consigliamo quindi di chiedere informazioni al proprio medico curante.

Eliminare l’alitosi: le cure possibili

Curare l’alitosi può essere semplice, se si tratta solo di un piccolo problema poco accentuato, o può necessitare delle cure odontoiatriche o mediche più complesse. La soluzione migliore è parlarne con il proprio odontoiatra durante la normale visita di controllo. Sarà lui o lei per primo a farvi notare il problema, nel frattempo che cercherà le cause del malessere. È compito del dentista capire se ci si trova davanti a un problema temporaneo e risolvibile a casa o se è invece necessaria una terapia. Ancora una volta ricordiamo quindi l’importanza della visita odontoiatrica di routine, che permette con costi e tempi contenuti negli anni di controllare periodicamente la salute della bocca.

Rimedi casalinghi per curare l’alitosi

Curare una alitosi passeggera, o mantenere la propria bocca pulita e impedire che si formino cattivi odori, è una pratica che ognuno può fare a casa propria. SST Clinica Odontoiatrica da sempre difende la prevenzione dentale, insegnando ad ogni suo Paziente grande e piccolo a lavarsi i denti con regolarità. Se sentiamo un cattivo odore in bocca o ci viene fatto notare da qualcuno vicino a noi, ci sono delle azioni e dei rimedi che possono essere attuati a casa propria senza l’ausilio del dentista. Se il problema persiste, la cosa migliore è chiamare la Clinica e prenotare un appuntamento, parlando del problema al proprio odontoiatra, che saprà aiutarvi e scoprire la fonte principale dell’alitosi.

Per prima cosa bisogna tenere a mente la propria dieta: un consumo eccessivo di alimenti come cipolle, aglio e cibi molto speziati può essere una causa dell’alito pesante. Un problema semplice da risolvere: basta modificare in parte i propri pasti. Bere molta acqua può sembrare una frase ovvia, ma molto utile per mantenere la bocca idratata e la produzione di saliva, un ottimo modo per impedire lo sviluppo delle prime forme di alitosi.

All’interno del più amplio discorso dell’igiene orale domiciliare, il primo consiglio che la Clinica può dare ad ogni suo Paziente è quello di lavarsi i denti con regolarità. Questo impedisce che i residui di cibo rimangano in bocca, mantiene i denti puliti ed evita che comincino a formarsi le carie o le gengiviti. A questo si può aggiungere anche la pulizia della lingua, sia con la parte posteriore dello spazzolino che con degli specifici raschietti per pulire la lingua. Anche dietro consiglio del proprio odontoiatra si possono acquistare specifici dentifrici al fluoro, o colluttori che possono aiutare nella cura dell’alitosi.

Fumo e alcool sono dei vizi importanti per lo sviluppo dell’alitosi. SST Clinica Odontoiatrica per prima cosa invita tutti i suoi Pazienti a non fumare o a smettere di fumare, per migliorare la propria salute dentale. Allo stesso modo un consumo di alcool moderato aiuta a impedire che si possa avere l’alitosi. Entrambi questi vizi poi sono direttamente responsabili dell’ingiallimento dei denti, che può essere risolto con delle sedute di sbiancamento dentale.

Altre soluzioni, come l’utilizzo di gomme da masticare o mentine, o colluttori molto blandi, può essere una soluzione, ma temporanea. Nella maggior parte dei casi questi metodi non eliminano i batteri responsabili dell’alitosi, ma la loro azione si limita a un mascheramento del cattivo odore, oltre che favorire una maggiore salivazione. Il Paziente può utilizzare questi prodotti per un periodo limitato di tempo, nel frattempo che prende contatto con la Clinica.

Visitare un dentista per curare l’alitosi

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Se l’alitosi che si pensa di avere non si risolve con la normale pulizia dentale personale, è bene rivolgersi a un esperto. Farsi visitare da un professionista è la soluzione migliore per scoprire qual è il principale problema che porta all’alitosi: come scritto nell’introduzione la maggior parte delle alitosi è data da altre malattie dentali o gengivali.

È importante recarsi dal dentista prima di compiere azioni in autonomia, che potrebbero peggiorare la situazione o essere solo soluzioni blande, poco o per nulla utili a risolvere il problema. Il vostro odontoiatra saprà eventualmente consigliarvi le azioni correttive, prescrivervi i farmaci corretti e iniziare insieme un programma di pulizia e di cura dei denti. Recarsi con regolarità dal dentista impedirà nella maggior parte dei casi che si debba subire l’alitosi, grazie ai continui controlli per impedire che si formino le altre malattie dentali.

 

Bibliografia e note

  1. Nachnani S. Oral malodor: causes, assessment, and treatment. Compend Contin Educ Dent. 2011 Jan-Feb;32(1):22-4, 26-8, 30-1; quiz 32, 34. PMID: 21462620.
  2. Scully C, Porter S, Greenman J. What to do about halitosis. BMJ. 1994 Jan 22;308(6923):217-8. doi: 10.1136/bmj.308.6923.217. PMID: 8111254; PMCID: PMC2539299.
  3. Zalewska A, Zatoński M, Jabłonka-Strom A, Paradowska A, Kawala B, Litwin A. Halitosis–a common medical and social problem. A review on pathology, diagnosis and treatment. Acta Gastroenterol Belg. 2012 Sep;75(3):300-9. PMID: 23082699.
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