Introduzione

La leucoplachia è una malattia che interessa nella maggioranza dei casi il cavo orale, anche se può essere riconosciuta anche in altre parti del corpo. Colpisce principalmente la mucosa interna della bocca, le gengive, la lingua e il palato. Esistono diverse tipologie di leucoplachie orali, ma sono tutte riconoscibili dall’essere delle macchie bianche, omogenee o sparse nella bocca, che possono avere anche delle striature e delle parti rossastre. Se la leucoplachia riscontrata è più tendente ad essere a macchia di leopardo, è facile che ci si trovi di fronte a una leucoplachia lingua.

Non è sempre facile per il Paziente rendersi conto di avere queste macchie bianche in bocca, dato che alle volte si trovano in punti difficili da vedere a occhio nudo davanti a uno specchio. Per questo motivo è sempre importante la prevenzione orale, e presentarsi ciclicamente da un dentista per i normali controlli odontoiatrici. Oltre alla prevenzione e alla cura delle più comuni patologie odontoiatriche, il dentista sarà anche in grado di notare la comparsa di queste piccole macchie bianche. Non sempre queste sono riconducibili alla leucoplachia orale, dato che esistono un alto numero di malattie che sono simili, e presentano delle macchie bianche nella mucosa orale, ma il ruolo dell’odontoiatra è molto importante in questo caso.

Infatti la leucoplachia può tramutarsi in un cancro orale, e con il passare degli anni è sempre più facile esserne colpiti. Se le persone tra gli 0 e i 30 anni hanno pochissime possibilità di sviluppare la leucoplachia orale (sono citati nella letteratura scientifica mondiale meno di 5 casi di leucoplachia prima dei 20 anni), questa diventa più frequente verso i 40 e 50 anni. Tra tutte le forme di questa patologia, la leucoplachia lingua è quella che più facilmente può portare il Paziente a sviluppare la sua forma maligna, e divenire successivamente un cancro.

Ulteriori fattori di rischio che possono aiutare la presenza delle macchie bianche in bocca sono l’assunzione troppo frequente di alcolici e super alcolici, e il fumo. In entrambi i casi non è stato possibile confermare con certezza la correlazione tra persone che bevono molti alcolici o che assumono molto tabacco e la leucoplachia, ma è molto comune tra questi soggetti, e inoltre chi smette subito di bere e di fumare più spesso ha una veloce regressione della malattia, se ancora nella fase iniziale.

Molti Pazienti sviluppano delle leucoplachie a seguito di tagli e ferite all’interno della bocca, che possono avvenire a seguito di malocclusioni dentali, bruxismo, ma anche di denti storti (come alcune volte accade con i denti del giudizio) o denti scheggiati non curati. Può succedere che queste lesioni interne alla bocca siano causate dall’apparecchio ortodontico o da delle protesi dentarie non ben fissate.

Oltre alle cause meccaniche, la leucoplachia orale può comparire nelle bocche dei Pazienti che hanno delle altre patologie dentali e orali, che non hanno una buona igiene orale: la prevenzione e la cura giornaliera dei propri denti è il primo passo per evitare l’insorgenza di questa malattia.
Alle malattie della bocca, alcuni studi hanno aggiunto anche degli altri mali nel corpo. Alcuni studi, anche se non tutti sono concordi, hanno riscontrato un numero più alto di leucoplachia lingua nei Pazienti che in passato hanno avuto o in quel momento erano affetti da un cancro alla testa o un cancro al collo. Non è ancora del tutto chiaro il motivo di questa possibile correlazione tra le due malattie, ma tutti i Pazienti che hanno avuto questi tumori maligni dovrebbero stare attenti alla loro salute orale, e controllare con più frequenza la loro lingua, per evitare di sviluppare una possibile leucoplachia lingua.
Infine, è stato riscontrato che le persone che lavorano come soffiatori del vetro hanno più possibilità di sviluppare questa malattia rispetto agli altri.

La cura di questa patologia orale può avvenire in diversi modi: un intervento leucoplachia di tipo chirurgico, con una rimozione manuale o con laser delle placche bianche in bocca, oppure utilizzando dei farmaci specifici. In alcuni casi può essere utile l’uso di leucoplachia cortisone, sia in forma di crema che come iniezione dentro la bocca.

 

Cos’è la leucoplachia

La leucoplachia è una malattia che si presenta principalmente all’interno della bocca. Colpisce tutte le parti morbide: la mucosa, il palato, la lingua, la gengiva, e anche le labbra. È formata da delle placche bianche, alle volte bianche e rosse, che inspessiscono la superficie sulla quale si creano. Alcuni Pazienti non sentono nessun dolore toccandole, altri invece le percepiscono come molto sensibili, sia al tatto che al passaggio sopra di esse di cibi e bevande molto caldi o piccanti. Tra le zone che possono essere colpite dalla leucoplachia lingua è tra le più comuni: è una patologia riscontrata in più casi nei Pazienti uomini, di mezza età, fumatori. Tra le zone che sono interessate dal consumo della sigaretta e dal suo bruciare, la lingua è una delle più vicine: per questo c’è una forte correlazione tra leucoplachia lingua.

Le macchie della leucoplachia si formano lentamente, e quindi non sempre il Paziente è in grado di vederle subito, soprattutto se si sviluppano in parti della bocca meno visibili. È bene comunque rendersi conto quanto prima di esserne affetti, per iniziare subito la cura: in caso contrario, è possibile che la leucoplachia si tramuti in un cancro orale. Per questo motivo SST Clinica Odontoiatrica ribadirà sempre il suo primo impegno, quello per la prevenzione orale. Presentarsi ciclicamente alle visite odontoiatriche ridurrà al massimo le possibilità di sviluppare qualsiasi malattia orale, e quelle in atto potranno essere identificate e curate tempestivamente.

Gli stadi più avanzati di questa malattia portano il Paziente a sentire dolore, sensazione di prurito, difficoltà nella masticazione e nella deglutizione, e alterazione del sapore dei cibi.
Nei casi più gravi, quando la malattia è sviluppata e presente a chiazze bianche e rosse in maniera non uniforme in diverse parti della bocca, oltre ad essere villosa e pelosa, è molto più probabile che il Paziente sia affetto da AIDS. Anche in questo caso l’importanza della prevenzione e del controllo ciclico è vitale, ma ricordiamo sempre a tutti i nostri Pazienti che SST Clinica Odontoiatrica adotta tutte le modalità di gestione del rischio, e cura tutti i suoi Pazienti, seguendo un protocollo di privacy e di rapporto personale tra il Medico e il Paziente.

Leucoplachia orale: cause

Le cause che portano alla leucoplachia orale sono di diverso tipo, e si differenziano tra quelle patologiche, quelle meccaniche e quelle causate da agenti esterni. Trattiamo in maniera più approfondita le cause patologiche e quelle meccaniche all’interno del prossimo capitolo, mentre in questo ci occupiamo dei problemi dati dagli agenti esterni.

Due fattori che possono più facilmente influenzare la presenza delle macchie bianche della leucoplachia in bocca sono il tabacco e l’alcool. Come indicato in precedenza, ad oggi non esistono degli studi che hanno confermato con sicurezza la correlazione tra alcool e leucoplachia, o tabacco e leucoplachia, ma la scienza odontoiatrica conosce bene i rischi e le patologie legate all’abuso di queste sostanze. Chi abusa nel bere alcolici e super alcolici ha molte più possibilità di sviluppare problemi orali, anche quelli più semplici e risolvibili, come le macchie sui denti (che possono essere eliminate sia con la prevenzione orale quotidiana, sia con lo sbiancamento dentale). Allo stesso modo chi assume tabacco, nelle sue diverse forme, può sviluppare diversi problemi orali.

Leucoplachia e fumo di sigaretta

Fumare le sigarette, fumare i sigari, fumare la pipa, assumere il tabacco per via nasale (il tabacco da sniffo), masticare il tabacco o mettere il tabacco sulle gengive per succhiarlo (lo snuf), ha sempre degli effetti deleteri sulla salute orale. Anche chi fuma le sigarette elettroniche non può dirsi salvo, dato che anche se le quantità di tabacco inalate sono molto minori, in quel caso si sostituiscono tutta una serie di additivi e di sostanze dolci che fanno male ai denti.

Nello specifico, la leucoplachia è considerata una delle possibili conseguenze di chi fuma troppo: per esempio nei paesi europei dove è più alto il numero di fumatori (che fumano più di dieci sigarette al giorno), allo stesso tempo si è riscontrato il numero più alto di persone affette da leucoplachia, e in questi stessi paesi detengono i più alti numeri di persone morte per cancro orale.

Allo stesso tempo molti studi hanno studiato i Pazienti affetti da leucoplachia prima e dopo aver smesso di fumare. I medici e gli odontoiatri dovrebbero sempre indicare ai propri Pazienti di smettere di fumare, e nel caso di persone affette da leucoplachia dovrebbero smettere subito. È stato infatti notato come molte volte la leucoplachia diminuisce di intensità in chi smette subito di fumare, per quanto sappiamo bene tutti che non sia facile.

Come abbiamo indicato in precedenza, la leucoplachia può essere confusa in una prima analisi con altre malattie del cavo orale, alcune delle quali presentano similmente delle macchie bianche sulla mucosa. I Pazienti fumatori potrebbero per esempio pensare di essere affetti da leucoplachia, ma può trattarsi invece di stomatite da nicotina.

Leucoplachia e alcolici

Similmente al tabacco, anche gli alcolici sono causa di diverse patologie orali. Ovviamente stiamo parlando di abuso di alcool, quando al contrario c’è un uso regolare, ma moderato, di alcolici questi problemi non si sviluppano.

Nei riguardi della leucoplachia gli studi sono ancora minori, e non è sicura una correlazione diretta tra l’abuso di alcolici e super alcolici e lo sviluppo della leucoplachia. In ogni caso è sempre meglio che il Paziente riduca o elimini completamente l’assunzione di talune bevande e cibi che potrebbero peggiorare il decorso della malattia, soprattutto poco prima e dopo l’intervento chirurgico che si renderà necessario se la leucoplachia non si ritrae autonomamente.

Leucoplachia e bocca secca (xerostomia)

Una delle cause che possono portare allo sviluppo della leucoplachia in bocca è la xerostomia, cioè la sensazione di avere un’assenza di saliva in bocca, che provoca la fastidiosa sensazione di avere la bocca secca.
Le cause a loro volta che producono la xerostomia sono diverse, alcune delle quali le possiamo ritrovare anche tra quelle che producono la leucoplachia. Fumare provoca più facilmente la xerostomia, e tra le altre conseguenze di soffrire di xerostomia possiamo parlare anche dell’alitosi e dell’erosione dentale.
Per quanto l’alitosi e la leucoplachia non siano direttamente collegate tra loro, è possibile che il Paziente, soffrendo anche di xerostomia, possa avere tutti e tre i sintomi presenti allo stesso tempo.
L’erosione dentale similmente a prima, non è né una causa né una conseguenza diretta della leucoplachia, ma può essere una patologia presente nella bocca del Paziente nel frattempo che soffre degli altri disturbi.

Leucoplachia e problemi ai denti

La leucoplachia può essere causata da diversi problemi correlati, che avvengono in bocca e che interessano i denti. Se un Paziente ha delle malattie orali, può più facilmente sviluppare anche la leucoplachia, soprattutto se queste patologie non vengono curate tempestivamente. È sempre importante ricordarsi della prevenzione orale: presentarsi sempre alle visite cicliche dal proprio dentista permette al Paziente di essere sicuro che la sua salute orale è controllata, e le possibilità che si sviluppino malattie orali ridotta al minimo. Nel caso in cui queste dovessero insorgere tra una visita di controllo e l’altra, i tempi che SST Clinica Odontoiatrica ha studiato per i suoi Pazienti sono tali da riuscire a intercettare la malattia poco dopo la sua comparsa, e curarla quando è ancora nel primo stadio. Allo stesso modo accogliamo tutti i nostri Pazienti che hanno problemi improvvisi e che ci richiedono appuntamenti urgenti. Nella nostra Clinica sarà sempre infatti disponibile un Medico per gli appuntamenti urgenti entro le 24 ore, così da salvaguardare al massimo la salute del dente e quella del Paziente.

Esistono due principali famiglie di problemi dentali legati allo sviluppo di leucoplachia nella bocca: i problemi dentali meccanici e i problemi dentali patologici.
I primi sono tutti quei disturbi legati all’errato posizionamento dei denti all’interno della bocca, sia per via di problemi nello sviluppo dell’arcata dentaria, sia per traumi e lesioni esterne che ne hanno modificato la corretta sede. Possiamo quindi inserire tra questi le malocclusioni, cioè quando l’arcata dentale superiore e quella inferiore non combaciano e non si chiudono perfettamente, oppure i denti del giudizio, che molte volte l’odontoiatra propone di estrarre perché spingono contro gli altri denti. Anche il bruxismo e la sinusite possono contribuire allo sviluppo di questa e di altre malattie, perché non permettono un corretto afflusso di aria nella bocca. Infine possiamo indicare i traumi dentali, come i denti scheggiati (visibili ad occhio nudo dal Paziente) e quelli con microfratture (osservabili solo dall’odontoiatra).

In tutti questi casi il non corretto posizionamento dei denti, o il fatto che questi siano taglienti, può creare delle lesioni e delle continue micro ferite nella bocca, che alla lunga possono contribuire allo sviluppo della leucoplachia.
I problemi patologici dei denti sono invece tutti quelli dove i denti sono già di per sé affetti da una patologia, la quale in molti casi non è stata curata, e ora il problema si comincia a diffondere nel resto della bocca. Dobbiamo sempre ricordarci che i nostri denti e la bocca sono organi vitali, pieni di nutrienti e di sangue, luoghi perfetti per lo sviluppo dei batteri e delle patologie in genere. Se inizialmente una piccola carie può non dare fastidio, se non viene curata i batteri non faranno altro che moltiplicarsi, andando ad intaccare gli altri denti, le gengive, fino a sviluppare altre malattie, come per esempio la leucoplachia. Recarsi con costanza e ciclicamente dal proprio odontoiatra elimina queste possibilità di sviluppi della malattia: molto meglio fare poche visite cicliche durante l’anno, che doversi recare dal dentista per un problema ormai esteso. Nel primo caso i costi, i tempi e il dolore saranno limitatissimi, nel secondo caso invece sarà necessario più tempo, una spesa economica maggiore e il Paziente potrebbe aver sofferto durante tutto il periodo nel quale non si è recato dal dentista di un continuo dolore.

Leucoplachia e malocclusione

La malocclusione dentale è un disturbo della conformazione ossea della faccia. Si produce quando i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore non si congiungono perfettamente tra loro nel momento in cui si devono chiudere. Partendo dal presupposto che nessuna persona può avere un serramento dei denti perfetto, e quindi tutti siamo affetti da piccolissime malocclusioni (che non creano nessun problema alla persona), i Pazienti affetti da questo disturbo in maniera più grave hanno al contrario diversi problemi.
Tra le conseguenze che una malocclusione porta, abbiamo la leucoplachia, dato che il contatto non corretto tra i denti può creare delle lesioni interne alla bocca e portare a questa patologia.

Leucoplachia e dente del giudizio

La leucoplachia può essere una delle conseguenze dell’eruzione dei denti del giudizio. Questi denti sono ormai quasi del tutto inutili per la dentatura umana, e sono un residuo della dentatura degli uomini preistorici, che necessitavano di più denti duri per poter consumare cibi spesso crudi. L’evoluzione umana ci ha permesso di migliorare la qualità del nostro cibo e renderlo molto più facilmente masticabile e digeribile. Per questo motivo i denti del giudizio ad alcune persone non spuntano mai, e a molti altri quando cominciano ad erompere dalla gengiva creano dei problemi. Alcuni Pazienti sviluppano problemi con i denti del giudizio quando questi sono ancora dentro la gengiva.
Questi problemi sono in larga misura collegati alla direzione che i denti del giudizio prendono. Può accadere infatti che questi denti non seguano la linea retta e parallela agli altri denti, ma siano più o meno inclinati. In questo modo mentre si formeranno spingeranno contro gli altri denti, creando dolore nel Paziente. Può anche succedere che questi denti erompano dalla gengiva verso l’esterno, e quindi graffino e feriscano la mucosa interna della guancia. In quel caso è più facile che queste ferite portino allo sviluppo della leucoplachia.
SST Clinica Odontoiatrica non raccomanda l’estrazione del dente del giudizio sempre e comunque, come invece spesso accade. Prima di decidere di estrarre questo o questi denti, è bene presentarsi a una visita odontoiatrica e farsi consigliare dal proprio Medico.

Leucoplachia e sinusite

La sinusite è una patologia che si può presentare sotto varie forme, e colpisce principalmente l’area del naso, le tempie e le orecchie. Esiste anche una forma di sinusite che interessa i denti, chiamata sinusite odontogena.
In questo caso la sinusite di crea a seguito di problemi dentali, come le più comuni malattie dentali o le infiammazioni gengivali, riferite nello specifico all’arcata superiore, quella più direttamente collegata con i seni paranasali. Queste malattie dentali, se raggiungono i seni paranasali, causano le più tipiche sensazioni della sinusite: naso chiuso, continui mal di testa e un costante e pulsante dolore diffuso a tutta l’area frontale.
La leucoplachia può svilupparsi a seguito di questi problemi: non solo delle pregresse malattie dentali o gengivali presenti in bocca, ma anche per il fatto che il Paziente sia continuamente obbligato a respirare solo con la bocca, in maniera non naturale.
La sinusite e le sue malattie collegate sono molto aumentate nel corso degli anni, sia per l’aumento della resistenza agli antibiotici dei batteri che la provocano, ma anche per lo svilupparsi sempre maggiore delle città, e quindi dello smog. Tutte le persone che lavorano in ambienti poco areati, o dove c’è un uso intensivo dell’aria condizionata, possono più facilmente sviluppare la sinusite.

Leucoplachia e denti scheggiati

In maniera simile ai denti del giudizio, anche i denti scheggiati e non curati possono portare a sviluppare in bocca la leucoplachia.
I denti scheggiati, che subiscono nella maggior parte dei casi un trauma da un agente esterno, dovrebbero essere sempre curati. Al contrario si possono creare diversi problemi, come per esempio il più facile sviluppo della carie su quel dente (che ora ha meno difese rispetto a quando era intatto), o portare alla morte del dente. È importante che tutte le persone, ancor di più chi pratica molto sport, stiano attente agli eventuali traumi dentali subiti. Anche se un dente non sembra rotto ne scheggiato, potrebbe aver subito delle microfratture, assolutamente invisibili ad occhio nudo, e studiabili solo dall’odontoiatra con test specifici. Con il passare del tempo questi denti potrebbero cambiare di colore, diventano da bianchi e vitali via via grigiastri: è il primo segnale della morte del dente.
I denti che invece subiscono una scheggiatura ben visibile diventano un problema per la bocca del Paziente: sono infatti molto taglienti, e possono creare lesioni alla lingua e alla mucosa. Queste continue lesioni della mucosa possono portare allo sviluppo della leucoplachia.

Leucoplachia e igiene orale

SST Clinica Odontoiatrica e tutta la sua équipe di professionisti della salute dentale raccomandano a tutti i loro Pazienti di lavarsi con attenzione i denti, tutti i giorni e dopo i principali pasti. Questo deve valere tanto per i Pazienti adulti, quanto per i Pazienti più piccoli, i bambini, che devono ancora imparare a lavarsi correttamente i denti e a sviluppare la routine quotidiana.
Non lavarsi i denti con costanza non fa altro che far sviluppare tutti i batteri presenti nella bocca: la placca, il tartaro, le carie, la gengivite, la parodontite, sono tutte le più comuni e facili malattie orali che chiunque può facilmente avere in bocca, se non la tiene pulita tutti i giorni.
Tutte le malattie dentali, anche quelle più semplici e a prima vista innocue, peggioreranno, se non curate per tempo. Una bocca malata e non curata sarà un ottimo luogo di sviluppo di altri batteri, che a loro volta portano ad altre patologie, come la leucoplachia.

Leucoplachia ed estetica dentale

Oltre a tutti i danni che una patologia orale come la leucoplachia può portare (ripetiamo che se non curata, in età sopra i 40-50 anni, può diventare in alcuni casi un cancro orale), va considerato anche l’aspetto estetico. La bocca, i denti e le labbra sono una parte importantissima del viso di ogni persona, e quindi giocano un ruolo primario nell’estetica del nostro viso. Oltre a questo è collegato tutto l’aspetto psicologico: una bocca sana sarà più bella da sfoggiare, darà più sicurezza alla persona, più autostima e possibilità di rapportarsi con le altre persone. Al contrario, sapere di avere uno o più problemi dentali, come delle macchie bianche in zone visibili della bocca, ha un sicuro effetto deleterio sull’estetica dentale e del volto in sé.
Per quanto l’estetica non deve essere il primo e principale motivo per cui è bene curare la leucoplachia, fa parte dei motivi per cui è bene che il Paziente si rechi quanto prima dal proprio odontoiatra per confermare la diagnosi e farsi consigliare sulle migliori azioni da intraprendere. Gli odontoiatri non possono fare da soli un intervento leucoplachia, ma possono aiutare il Paziente nei primi momenti, per tenere sotto controllo il problema e confermare che non si siano sviluppati nel frattempo altri problemi dentali.

Leucoplachia e dispositivi medici

Come indicato in precedenza, i motivi per i quali è possibile che si sviluppi una leucoplachia sono di diverso tipo, e passano anche dalla scorretta posizione dei dispositivi medici individuali che molti Pazienti portano, come per esempio le protesi dentarie e gli apparecchi ortodontici.
Se questi non sono ben fissati, o dopo diversi anni cominciano a non essere più correttamente aderenti al dente, possono creare piccoli traumi o ferite sui denti e sulla mucosa. Nel secondo caso questo può essere un motivo che porta allo sviluppo di leucoplachie.

Leucoplachia e protesi dentaria

Le protesi dentarie sono dei dispositivi medici individuali creati per resistere negli anni. Una protesi molto vecchia, o inserita da un odontoiatra non esperto, può più facilmente staccarsi o non essere del tutto correttamente ancorata all’osso dell’arcata dentale. Nel caso in cui questa dovesse “ballare”, è sempre bene contattare subito il proprio odontoiatra, nel caso migliore quello che ha installato la protesi. Non curarsi di questo problema porterà solo a un distacco maggiore della protesi dal suo sito, e potrebbe risultare tagliente per la gengiva e la mucosa a lei vicina.
I tagli e le ferite sulla mucosa a loro volta possono creare una leucoplachia orale.

Leucoplachia e apparecchio ortodontico

Gli apparecchi ortodontici fissi sono dei dispositivi medici individuali molto utili per la correzione di diverse imperfezioni nei denti. Se non dovessero essere più stabili, è importante contattare subito il proprio odontoiatra, per una valutazione e una correzione del problema.
Se questi non venissero controllati, le diverse parti taglienti potrebbero ferire la mucosa, e questo è uno dei motivi meccanici che può portare allo sviluppo della leucoplachia all’interno della bocca.

Leucoplachia cura

La cura della leucoplachia non può essere fatta da soli a casa con rimedi naturali o con semplici farmaci da banco. Per prima cosa, la leucoplachia deve essere curata prima che possa peggiorare in un tumore maligno. La prevenzione giornaliera e non saltare le visite odontoiatriche è sicuramente la prima e la migliore soluzione per non contrarre questa malattia e nel caso trovarla prima che possa peggiorare.

La leucoplachia cura può essere effettuata con diversi metodi, che saranno via via decisi dal Medico in base alla situazione personale del Paziente. L’intervento leucoplachia può essere effettuato con una rimozione chirurgica delle placche bianche in bocca, con una successiva attesa e controllo ciclico per vedere se eventualmente la malattia ricompare. L’intervento leucoplachia avviene anche con la rimozione tramite laser.

Oltre alle tecniche di leucoplachia cura chirurgiche, sono stati utilizzati negli anni anche molti metodi farmacologici. Dato che la leucoplachia può peggiorare in un cancro orale, i medicinali per la prevenzione del cancro orale sono variamente scelti dal Medico per contrastare la presenza della malattia e vederne una sua riduzione.

Una cura leucoplachia è l’utilizzo di creme con il cortisone. Questa soluzione è possibile quando la leucoplachia è localizzata in zone della bocca facilmente raggiungibili dalla crema, come per esempio le labbra. Non è invece consigliata per le leucoplachie interne alla mucosa della bocca. In quel caso possono essere possibili delle iniezioni intraorali di leucoplachia cortisone. In tutti questi casi bisogna considerare che il Paziente potrebbe subire una reazione allergica avversa agli effetti della leucoplachia cortisone, che non può essere prevista se già non se ne è a conoscenza.

 

 

Bibliografia e note
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